“Troppe note adesso ti sparo”: Shock in classe nel fiorentino
“Professoressa mi ha messo troppe note e non va bene, sparo ? ” , cosi’ il minore esordisce davanti a tutta la classe con una pistola sulla tempia della docente.
I compagni lo riprendono con gli smartphone mentre si avvicina alla cattedra e davanti alla professora di matematica tira fuori la pistola da dietro la schiena e gliela punta alla tempia, un arma poi rivelatasi giocattolo, ma priva di tappo rosso.

Ora il minorenne è indagato, sebbene continui a ripetere che era solo uno scherzo all’ insegnante, come scritto dal Corriere fiorentino.
La scuola ha comunque prontamente segnalato l’episodio all’autorità giudiziaria e la Procura dei minori ha ipotizzato nei confronti del ragazzino i reati di minacce aggravate dall’aver agito per motivi di bullismo ai danni di un incaricato di pubblico servizio e l’interruzione di pubblico servizio stesso, la lezione scolastica.
Per due volte la polizia si è presentata a casa dello studente: la prima alla ricerca di armi e la seconda per sequestrargli il telefonino e verificare se ci siano altri video dello stesso tipo dell’ episodio in classe.

Adesso, le indagini, coordinate dal procuratore capo dei Minori Dott. Sangermano, partiranno dal video, postato anche nella chat della scuola da alcuni compagni, e dal telefonino.
La procura intende ricostruire la vicenda e verificare se il minore avesse avuto altri attegiamenti come quello attenzionato, in quanto, da alcune testimonianze , sono emersi episodi simili anche nei confronti di altri insegnanti.
Il quindicenne , infatti, avrebbe interrotto la lezione e offeso praticamente tutte le docenti della sua scuola, sempre donne peraltro.

«È una situazione molto delicata ed è stata segnalata subito alla Procura per i minori” dice un dirigente dell’istituto tecnico al Corriere fiorentino.
“Già in passato il consiglio di classe aveva adottato una serie di provvedimenti disciplinari nei confronti dello studente. La scuola svolge una funzione educativa e anche in questa situazione, si è mossa immediatamente. Ora attendiamo l’esito delle indagini della magistratura».
La redazione
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