“Se non stai con me uccido te e la tua famiglia”: mesi da incubo per una 20enne di Torino

«Se non stai con me uccido te , la tua famiglia e il tuo ex fidanzato»: queste le minacce che doveva quotidianamente subire una ragazza ventenne a Torino, nell’arco di due mesi da incubo, in cui e’ stata prigioniera di un uomo che la picchiava, violentava e controllava costantemente.

Le imponeva persino determinati vestiti, cosa mangiare, bere e addirittura quando lavarsi: un vero e proprio abuso, sia fisico che psichico, che ha reso la giovane succube e impotente, quello che emerge dal terribile racconto della ragazza, ascoltata in incidente probatorio dal p.m del tribunale di Torino che si occupa del caso

Tutto era iniziato nella primavera dello scorso anno: La giovane lavorava in un bar di un piccolo paesino ed e’ proprio in quell’ ambito che conosce il suo futuro aguzzino. All’inizio l’uomo, un operatore delle pompe funebri, la corteggia normalmente ma poi cambia atteggiamento facendosi sempre piu’ aggressivo con violenze e minacce che spingono la fragile donna a non opporre resistenza.

A luglio, però, l’uomo si tradisce: pianifica di mandare in carcere l’ex fidanzato della 20enne facendolo accusare da lei di un’aggressione mai avvenuta. La ragazza si fa accompagnare a casa dai genitori con la scusa di prendere dei soldi ed a quel punto gli racconta tutto in lacrime, spingendoli all’immediata denuncia e le conseguenti manette dopo l’intervento delle forze dell’ordine

L’uomo, 30 anni, è ora in carcere in attesa della fine del processo iniziato ieri, proprio con la testimonianza agghiacciante della ragazza e con il sostututo procuratore di Torino, la dott.ssa Badellino ,che gli contesta una serie di reati: violenza privata e violenza sessuale, maltrattamenti, estorsioni, minacce ed anche sequestro di persona.

La redazione

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