Rischio guerra nei balcani dopo le provocazioni kosovare. La premier serba:”inviamo l’esercito” [VIDEO]
Dopo che ieri circa 300 poliziotti antisommossa sono entrati nel territorio a nord di Kosmet e Metohija e hanno bloccato Kosovska Mitrovica, tutte cittadine a grande maggioranza serba, senza il permesso dei leader delle quattro municipalità, la Serbia valuta l’invio di soldati, preparandosi quindi ad uno scontro diretto con le forze del Kosovo.
Il presidente serbo Vucic, infatti, ha trascorso la notte e le prime ore del giorno con il ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, mentre la premier di Belgrado, Ana Brnabic, ha dichiarato che la Serbia “ha il diritto e l’intenzione di inviare un certo numero di truppe” nel territorio kosovaro.
Le ripercussioni internazionali, anche se timide, ci sono state, in particolare con un intervento diplomatico da parte di Unione Europea e Usa per spegnere subito l’incendio, anche perche’ sono alle porte le elezioni locali anticipate del 18 dicembre, convocate dal Kosovo per la sostituzione dei sindaci nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba (Zubin Potok, Zvecan, Leposavic e settore nord di Kosovska Mitrovica), dopo le recenti dimissioni di tutti i rappresentanti serbi nelle istituzioni kosovare.
Tenere infatti le elezioni tra 9 giorni, con la tensione nella popolazione dovuta al dispiegamento di agenti di polizia kosovari a Mitrovica Nord, non e’ certo da auspicare, come non e’ da auspicare un’ escalation militare che porterebbe all’apertura di un secondo fronte di guerra tra la Serbia, molto vicina politicamente a Mosca, ed il Kosovo occidentalizzato e molto vicino alle posizioni NATO
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