Omicidio di Giulia: per il Gip non c’e’ premeditazione. Il fidanzato assassino potrebbe evitare l’ergastolo
Omicidio Giulia Tramontano, il gip convalida il fermo ma, incredibilmente, esclude la premeditazione per il fidanzato, autore dell’efferato crimine
La Dottoressa Angela Minerva, infatti, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Alessandro Impagnatiello, reo confesso di aver ucciso Giulia, la sua fidanzata al settimo mese di gravidanza, accoltellata più volte sabato sera scorso nel loro appartamento di Senago, nel Milanese.

Impagnatiello, inoltre, dovra’ rispondere del delitto di distruzione ed occultamento di cadavere, per aver tentato per ben due volte di bruciare il cadavere della povera donna incinta
Il gip, nonostante le chiare modalita’ del delitto e, soprattutto, le ricerche web dell’uomo prima dell’omicidio, ha tuttavia escluso le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, scrivendo nell’ordinanza cautelare che “l’azione omicidiaria non risulta, allo stato, caratterizzata da particolare pervicacia, tenuto conto del tipo di arma utilizzata e del numero e dell’entità dei colpi inferti”.
Riguardo alla premeditazione per il gip, che cita la giurisprudenza ma, evidentemente, a sproposito, da quando è sorto il proposito di uccidere al momento in cui Impagnatiello ha accoltellato Giulia non sarebbe trascorso un arco di tempo sufficiente per riconoscere l’aggravante.

Ricordiamo che l’accertamento della premeditazione o meno ha un’importanza sostanziale per la condanna finale, atteso che senza l’aggravante in questione l’imputato potrebbe essere condannato ad una pena detentiva non definitiva.
Impagnatiello, insomma, potrebbe alla fine evitare l’ergastolo e se si pensa all’atrocita’ del crimine commesso, alla distruzione ed all’occultamento del cadavere della povera Giulia, ci troveremmo di fronte all’ennesimo caso di mala giustizia italiana
La redazione
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