Morte del piccolo Manuel: Arrestato lo Youtuber che guidava la Lamborghini a Casal Palocco

Matteo Di Pietro, questo il nome del conducente della Lamborghini coinvolta nell’incidente in cui e’ morto un bambino di cinque anni a Casal Palocco, è stato formalmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Lo youtuber e’ fortemente indiziato per omicidio stradale e lesioni personali gravi. Nel sinistro erano infatti rimaste ferite anche la madre del piccolo e la sorellina, di appena tre anni

Ricordiamo che l’incidente è avvenuto a Roma, nel quartiere di Casal Palocco, vicino alla zona Eur della capitale.

La Lamborghini con a bordo i The Borderline stava procedendo su via di Macchia Saponata quando si è scontrata con la Smart con a bordo la donna con i suoi due figli.

L’impatto è stato molto forte con l’auto della donna rimasta completamente distrutta.

A bordo della Lamborghini, presa in affitto, c’erano quattro ragazzi, conosciuti su youtube come i The Borderline, gruppo noto soprattutto ai giovanissimi per le challenge e le sfide social lanciate sul proprio canale.

A bordo vi era anche una ragazza, salita pochi chilometri prima dell’impatto, e che ha gia’ fornito la sua testimonianza agli organi di Polizia su quel tragico pomeriggio

Ed anche in quel maledetto giorno i quattro erano impegnati nell’ennesima gara da pubblicare sui social: Passare 50 ore nella fuoriserie senza mai scendere dalla macchina, dormendo e mangiandoci dentro

Il conducente, Matteo Di Pietro, fondatore dei The Borderline, sottoposto ai test alcolemici e tossicologici, è risultato positivo alla cannabis.

Gli inquirenti hanno disposto ulteriori esami, più approfonditi, per verificare quando il ragazzo abbia fatto uso di cannabinoidi, circostanza determinante per capire se, al momento dell’incidente, guidava sotto gli effetti della droga

Inoltre la Polizia Locale ha sequestrato le telecamere a bordo di due autobus Atac che in quel momento stavano transitando in via di Macchia Saponata, sperando che abbiano ripreso la scena.

Si vuole verificare se effettivamente la Lamborghini, come dichiarato da diversi testimoni, abbia compiuto un sorpasso azzardato prima di piombare addosso alla Smart.

Una circostanza appare comunque assodata, cioe’ che il condicente, Di Pietro, non avrebbe rispettato i limiti di velocità imposti in quel tratto di strada, ossia 30 chilometri orari per la presenza delle scuole.

Per gli inquirenti stava andando almeno a 100km/h, se non di piu’, mentre il suo legale ha parlato di una velocità tra i 60 e gli 80 chilometri orari

Marco Boggi

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