L’Onu condanna Israele per bocca di Guterres:”basta bombardare ospedali e ambulanze”[VIDEO]

Israele, triste ironia, “spara sulla croce rossa”

Un missile israeliano ha infatti colpito un convoglio di ambulanze all’esterno dell’ospedale al-shifa, il più grande di Gaza, provocando la morte di almeno 15 persone, con decine di feriti.

Secondo l’IDF, l’esercito di Gerusalemme, all’interno dei mezzi di soccorso erano presenti dei terroristi di Hamas.

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Intanto l’autorita’ civile in palestina, la Mezzaluna rossa (Prcs), chiede un intervento della comunità internazionale per proteggere i civili e le squadre mediche dagli attacchi indiscriminati degli israeliani nella Striscia di Gaza.

“Prendere di mira deliberatamente il personale medico costituisce una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e un crimine di guerra”, scrive Prcs sul proprio profilo di X.

L’autorita’ palestinese ha aggiunto che dal 7 ottobre gli attacchi israeliani hanno finora ucciso quattro membri del personale delle ambulanze, ferito 21 tra dipendenti e volontari, e danneggiato otto ambulanze.

A rischio c’e’ la chiusura forzata degli ospedali nel sud della Striscia di Gaza.

I nosocomi di Al Aqsa – bombardato ieri (nel video) – quello di Al-Quds e quello di Al-Amal, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, tutti gestiti dalla Mezzaluna Rossa e non certo da Hamas, potrebbero infatti chiudere entro un giorno per i danni subiti e la carenza di carburante.

Tale preoccupazione è stata espressa dalla portavoce dell’organizzazione Nibal Farsaj:

“È probabile che i nostri ospedali Al-Quds e Al-Amal debbano chiudere entro un giorno per la carenza di carburante. Carichiamo decine di persone sulle ambulanze, cercando di salvare il più possibile. Non seguiamo più protocolli medici, solo principi umanitari. Abbiamo finito le medicine, gli aiuti umanitari e ora anche il carburante”, le sue parole riportate dal Washington Post.

“Accogliamo centinaia di persone ogni ora, ma non abbiamo scelta. I malati sono costretti a giacere nei corridoi, e dobbiamo rinunciare agli ascensori e all’aria condizionata per risparmiare energia per le unità di terapia intensiva” ha poi concluso

Marco Boggi

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