L’aumento del gas in Europa è frutto di enormi speculazioni di borsa: ecco come
L’aumento dei prezzi dell’energia in Europa è senz’altro dovuto ad una speculazione finanziaria, iniziata ben prima della guerra in Ucraina e consolidatasi dopo, su cui la Commissione europea dovrebbe al piu’ presto intervenire.
La risposta odierna, invece, e’ semplicemente il medievale razionamento , con famiglie ed imprese che vengono penalizzate da bollette del gas e della luce sempre più alte, mentre la politica europea dovrebbe sospendere la borsa olandese dove vengono scambiati i quantitativi fisici di gas: il Ttf.
Il meccanismo perverso lo ha spiegato bene l’esperto Sergio Giraldo sulle colonne de La Verità, elencando gli errori dietro il disastro del mercato di Amsterdam del gas: Il Title transfer facilit (Ttf) è infatti un piccolo mercato della borsa olandese diventato il riferimento per l’intera Europa, dove il prezzo finale diviene l’indice a cui i contratti di fornitura all’ingrosso sono legati

La borsa di Amsterdam quindi, nonostante lo scambio di volumi bassi al suo interno, influenza tutti i mercati di gas d’Europa, permettendo di alterarne i prezzi anche con piccoli capitali tramite i contratti cosiddetti “futures”, finendo quindi per spianare la strada agli speculatori finanziari.
In tutto ciò, non esiste sul mercato olandese un sistema di sospensione delle contrattazioni in presenza di alta volatilità: il prezzo può oscillare al rialzo anche del 50% nella stessa giornata.
Il problema attuale, spiega Giraldo, è l’offerta limitata: Non c’è altro gas fisico che possa arrivare sul mercato, soprattutto se viene eliminato il gas russo, ed i prezzi possono salire all’infinito in quanto non esiste un’offerta aggiuntiva che possa farli scendere.
È inconcepibile, quindi, che una materia prima così vitale per la nostra economia (e per le economie di tutta l’Europa) sia scambiata in questo modo, senza regole certe, controlli e limitazioni
La fondamentale questione e’ stata peraltro oggetto di discussione parlamentare in Italia da parte della piccola formazione politica ‘Alternativa’, attraverso un ordine del giorno approvato alla Camera per impegnare il governo a intervenire in ambito internazionale per slegare il prezzo del gas dal mercato Ttf e basandolo, invece, sull’effettivo costo d’acquisto, evitando quindi extraprofitti speculativi che gravano sui cittadini.
Il Presidente del Consiglio Draghi ha però, di fatto, sottovalutato il problema dichiarando solo al recente meeting di Rimini di aver semplicemente chiesto , in sede Ue, un tetto massimo al costo dell’energia, mentre i dati dei fallimenti delle piccole e medie imprese italiane crescono vertiginosamente ed a ritmi a dir poco preoccupanti
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