La mail di Chiellini incastra la Juve. I giocatori confermano: stipendi spalmati
“Credo che anche noi dobbiamo fare un passo, come stanno facendo altri club in Europa e trovare un accordo che ci permetta di evitare i rischi, oltre che di dare un’immagine di squadra fatta di uomini di valore»: Giorgio Chiellini , storico giocatore e capitano della Juventus, invia un e.mail a tutto lo spogliatoio cercando di mediare tra la società ,che vorrebbe congelare alcuni mesi di stipendio e i suoi compagni di squadra.

Lo fa concretamente mandando a tutti tre proposte, elaborate di concerto con Andrea Agnelli insieme all’ altra colonna dello spogliatoio Bonucci: “marzo 100% pagato subito oppure due opzioni. La prima A e’ che non si gioca più e non siamo più pagati; la seconda B e’ che si torna a giocare, veniamo pagati solo a partire da 15 giorni prima della prima gara ufficiale”

Ed ancora : “I pagamenti saranno nelle prossime stagioni. Prendiamo marzo al 100% e subito e poi se non si gioca (rischio molto alto) si perde tutto il resto e nella migliore delle ipotesi prendiamo un mese o poco più pagato nei prossimi anni». La Proposta «B»: «marzo 100% nelle prossime stagioni, aprile 0%, maggio 100% nelle prossime stagioni. Giugno: se annullano il campionato 0%, se riusciamo a terminare il campionato 100% nelle prossime stagioni”. Quest’ ultima poi sarà l’opzione scelta (n.d.r). “Proposta «C»: «marzo 100% nelle prossime stagioni, aprile 0%, maggio 100% nelle prossime stagioni, giugno 50% nelle prossime stagioni”

La procura di Torino , quindi , avrebbe in mano la prova “documentale” , cioe’ la e.mail di Chiellini , che dimostrerebbe come si parlasse chiaramente di spalmare i pagamenti nelle stagioni successive e non di un taglio netto, come invece risulta dai bilanci della Juventus nell’ anno 2020-2021 .
La differenza e’ sostanziale , in quanto se la procura provasse l’ accordo per la rateizzazione delle mensilita’ negli anni successivi si configurerebbe il reato di falso in bilancio in quanto la Juventus ha dichiarato formalmente ,sulle carte societarie, la rinuncia a tutte o parte delle mensilita’ attenzionate.

Ed infatti proprio ieri il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello, hanno sentito come persone informate sui fatti proprio Chiellini, oltre a Bonucci e Cuadrado.

I giocatori avrebbero sostanzialmente confermato , come riporta il Corriere della Sera oggi, che si trattò di «differimento» di stipendi e non di «rinuncia» e cioe’ che nell’anno contabile successivo, furono pagate tre mensilità su quattro, come gia’ ipotizzato dagli uomini del nucleo speciale della guardia di finanza di Torino.
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