Kiev voleva attaccare la Russia: Le rivelazioni del report Usa che cambiano la percezione del conflitto
Il 24 febbraio, a pochi giorni dal primo anniversario dell’inizio dell’invasione russa in Ucraina, Kiev stava pianificando di attaccare direttamente in territorio russo.
È quanto rivela il quotidiano americano Washington Post, citando un report riservato Usa. Il generale Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, aveva infatti incaricato i suoi ufficiali di “prepararsi per attacchi di massa”.

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L’ultima rivelazione sui retroscena della guerra ucraina emerge da uno dei documenti di intelligence diffusi online dal militare Jack Teixeira e ottenuti dal Washington Post.
La notizia degli sventati attacchi mette in luce i disaccordi e le tensioni tra Kiev e gli USA e forse ,proprio per questo motivo, e’ arrivata pronta e secca la smentita da parte ucraina: “Perché dovremmo averlo fatto? Cosa risolverebbe un’azione così una tantum? Cambierebbe il corso della guerra? Farebbe fuggire i russi? Eliminerebbe la necessità di armi?”, scrive su Twitter il consigliere alla presidenza ucraina Podolyak, che poi se la prende con la stampa che “influenza l’opinione pubblica nei Paesi occidentali”

La rivelazione si aggiunge ai fondati sospetti di altri attacchi di Kiev in territorio russo. Secondo funzionari citati dal Post, gli Usa e gli alleati europei ammonirono infatti l’Ucraina dopo l’attentato omicidiario a Mosca di Daria Dugina, attentato apparentemente destinato al padre Alexander, influente ideologo del Cremlino.
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