Incidente mortale a Roma, C.so Francia: tre video per la procura
Continuano senza sosta le indagini da parte degli inquirenti sul tragico incidente del giovane Leonardo Lamma , caduto in moto e deceduto sul colpo in Corso Francia , zona nord della capitale .
Proprio ieri , infatti , si è svolto il primo sopralluogo formale della procura di Roma, nella persona del consulente tecnico Dott. Antonio Moroni, per constatare se effettivamente , come ormai appare probabile, il 19 enne abbia perso il controllo del ciclomotore a causa di un dosso creatosi dopo i lavori di Acea per la chiusura di una voragine.

L’ intervento sul manto stradale (non quello di spettanza di Acea sui tubi sottostanti n.d.r.) e’ stato eseguito sotto la supervisione del dipartimento Simu (Sviluppo infrastrutture manutenzione urbana di Roma Capitale) , anche se non e’ ancora dato sapere se e’ stato effettuato materialmente da personale comunale o da una ditta sub- appaltatrice.
Per mettere la definitiva parola fine e giungere alla verita’ , il consulente potra’ prendere in esame, si apprende in giornata, ben tre video di sicurezza di tre diverse attivita’ commerciali presenti sul luogo dell’ incidente: Oltre alle immagini gia’ note del Compro Oro, dove si vede Leonardo cadere dopo aver oltrepassato il dosso, ci sarebbero infatti altre due telecamere provenienti da altrettanti negozi.

Proseguono inoltre , senza sosta per garantire la freschezza e genuinita’ delle dichiarazioni, anche le audizioni dei testimoni oculari: Si tratterebbe di sei automobilisti che contattarono il 112 nell’ immediatezza dell’ evento , quando il povero ragazzo era a terra esamine.
Intanto continua la solidarieta’ alla famiglia Lamma da parte degli abitanti dei quartieri limitrofi alla zona della tragedia , sulla quale e’ stata peraltro posta una corona di fiori in segno di vicinanza e rispetto per il giovane studente deceduto.

“Quel dosso e’ stato come un trampolino per mio figlio” continua a sostenere, con un’ alta probabilita’ di avere ragione, la madre del giovane, anche lei presente ieri agli accertamenti tecnici sul luogo del sinistro ,insieme al suo avvocato.

Ma accanto alla solidarieta’ montano anche le polemiche : Corso Francia è una delle strade ad alto scorrimento più pericolose di Roma e nessuno ha mai ripensato seriamente la mobilita’ e la sicurezza in quell’ area che collega un intero quadrante a nord di Roma con la restante parte della citta’.
La pericolosita’ di quel tratto di strada e’ stato confermato anche dall’associazione “Riprogetta Roma” che da anni ne denuncia lo stato vetusto per cercare di garantirne la sicurezza .

Da queste denunce ne e’ nato un progetto: «Ripensare Corso Francia», con all’ interno dati assolutamente preoccupanti, che evidenziano come questa strada sia ad alto tasso di mortalità: “ L ‘incidentalità media nella città di Roma è di 1,5 sinistri per chilometro. Lungo Corso Di Francia, la media sale a 40 eppure la strada in questione rappresenta solo lo 0,03 per cento di tutta la rete stradale di Roma. Il due per cento dei decessi a seguito di incidenti stradali cittadini avvengono proprio a Corso Francia. Nel giro di 15 anni (dal 2006 al 2020) ci sono stati 1334 incidenti, che hanno coinvolto 3403 persone. Di queste, 641 sono rimaste ferite, 5 sono morte”
Intanto si sono svolti questa mattina , tra la commozione generale, i funerali del ragazzo nella chiesa di Ponte Milvio
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