Il punto sulla Serie A: Napoli, che show! Juve, che mazzata! Bene Roma e Lazio, si inceppa ancora il Milan
Doveva essere un crocevia fondamentale per la corsa al titolo, si è rivelata un’esibizione di calcio spettacolo: al cospetto di questo Napoli, la Juve si è rivelata un modesto sparring partner.
Osimhen, che al momento appare “illegale” per il livello della serie A, ha battuto il primo colpo dopo 15 minuti di dominio assoluto, con la Juve che non riusciva a passare la metà campo.
Dopo una breve fase di equilibrio (la sola del match), il raddoppio del ritrovato Kvaratskhelia, seguito dal gol di Di Maria: il fideo è stato l’unico bianconero all’altezza della situazione.

L’illusione di poter rientrare in partita è durata assai poco, perché al rientro dagli spogliatoi il Napoli ha ripreso in mano le gara con una serie impressionante di strappi che hanno letteralmente annichilito gli avversari.
A ogni azione sembrava spalancarsi la via del gol e se il conto alla fine si è fermato a 5 è solo perché i partenopei hanno rinunciato a infierire ulteriormente.
La Juve esce da questo confronto umiliata e drasticamente ridimensionata nelle ambizioni, perché quanto visto al Maradona peserà sulle gambe e sulla testa dei bianconeri almeno quanto i dieci punti di ritardo accumulati.
Per il Napoli, una serata quasi epica, che rimanda i meno giovani ai ricordi del 5-1 nella finale di Supercoppa contro la Juve, nel 1990; ma soprattutto, la conferma dell’attuale schiacciante superiorità sul campionato.
Anche perché nel frattempo il Milan è incappato in un altro mezzo passo falso: dopo la rimonta subita dalla Roma e l’eliminazione in coppa Italia a opera del Torino, un altro pari a Lecce.
Primo tempo inguardabile dei rossoneri e meritato 2-0 dei salentini. Nella ripresa la tardiva reazione con i gol di Leao (apparso ancora lontano dai suoi standard) e Calabria.

L’Inter non brilla, ma soffrendo supera di misura un buon Verona. Le due milanesi si ritroveranno mercoledì a Riyad per la Supercoppa. L’Atalanta travolge la Salernitana con un 8-2 da record che costa a Davide Nicola l’esonero.
È una decisione che ci lascia comunque sconcertati, che deriva da un equivoco sulle potenzialità di questa squadra, che la dirigenza vorrebbe nella parte sinistra della classifica.
Se i granata disputano questo campionato di serie A, lo devono in gran parte a Nicola: lasciargli concludere questa stagione, con gli attuali 9 punti di margine sulla terzultima, sarebbe stato a nostro avviso doveroso. Vince la Roma sulla Fiorentina, in una partita condizionata dall’espulsione di Dodo’.
Un match non brillante (come non lo sono mai le gare della Roma) risolto da due acuti del solito Dybala. Anche la Lazio si conferma nel terzetto delle quinte, con una vittoria a Sassuolo senza troppi patemi.

Registriamo la prima contestazione al Mapei per gli emiliani, giunti alla quarta sconfitta di fila. Anche la Cremonese esonera Alvini, dopo l’ennesima sconfitta contro un ottimo Monza.
Valgono qui le stesse considerazioni già espresse altrove: piuttosto che su un nuovo mister, sarebbe consigliabile investire sui giocatori, visto l’organico dei lombardi. Sorprendenti, per certi versi, le vittorie in trasferta di Bologna e Spezia, contro Udinese e Torino.
Nel posticipo di Empoli la Sampdoria cade ancora e vede nubi nere addensarsi all’orizzonte.
Chiudiamo questa pagina con un cenno ai fatti di cronaca di una settimana fa, che hanno visto protagonisti i tifosi (tifosi?) di Roma e Napoli, coinvolti in un assurdo pomeriggio di violenza sull’Autosole.
In seguito a quei fatti il Ministro Piantedosi ha stabilito il divieto di trasferte per le due tifoserie nei prossimi due mesi. Una decisione salomonica che penalizza la stragrande maggioranza dei tifosi veri, che vogliono seguire la propria squadra.
Ci risulta che solo pochissimi dei protagonisti siano stati identificati e denunciati, pur essendo avvenuti gli scontri sotto gli occhi dei rappresentanti delle forze dell’ordine, inerti e chiaramente impreparati a questa situazione (nonostante, a quanto sembra, essa fosse stata annunciata online dalle fazioni coinvolte).
Non è il primo episodio di violenza nel mondo del calcio che vede piuttosto disattento l’attuale Governo, sicuramente più intransigente con i frequentatori di rave che con quelli che organizzano ritrovi per darsele di santa ragione.
A cura di Diego De Mattia
Seguici sui social da qui