Il punto sulla serie A: L’Inter torna in testa, ma ecco la Juve! Risalgono le romane, si rialza il Napoli
L’Inter torna in testa, ma la Juve c’è! Vincono le romane, si rialza il Napoli
Torna il campionato, dopo due settimane segnate dalle vicissitudini dell’ennesimo scandalo delle scommesse nel calcio.
E anche stavolta sembra che la FIGC preferisca nascondere la polvere sotto al tappeto, piuttosto che far luce sui fatti e punire con severità i colpevoli.
Il patteggiamento di Fagioli e i soli 7 mesi di squalifica (a fronte dei 3 anni previsti per questo tipo di illeciti) sono un’altra delle infinite vergogne della FIGC, peggiore solo del silenzio assoluto con cui la stessa Federazione ha accompagnato la notizia su questa inchiesta – diffusa da questo magazine già il 4 agosto – per oltre 3 mesi.
Una Juve pragmatica e fortunata sbanca la Sin Siro rossonera e torna a contatto con le due milanesi. Nel primo tempo il Milan controlla il match, ha una grossa occasione con Giroud (fermato da Szczeny), ma ha il torto di accettare i ritmi da spiaggia preferiti da Allegri, probabilmente sperando in un cambio di passo nella ripresa.

Ma al 40’ la svolta inattesa: Thiaw, superato da Kean lanciato a rete, commette fallo e finisce sotto la doccia.
Da lì ovviamente il match cambia, la Juve prende campo, pur non creando particolari insidie, mentre il Milan deve rivedere i piani e rinuncia prima a Pulisic poi a Giroud.
In una partita che sembra bloccata, è Locatelli a pescare il jolly: un tiro da 30 metri senza grandi pretese è deviato nella propria porta da Reijnders.
La partita muore lì, c’è spazio solo per il consueto show di Allegri, non nuovo a queste sceneggiate quando le cose vanno bene, e per le recriminazioni finali di Pioli, che sicuramente non ha apprezzato certi fischi di Mariani.
Il Napoli riparte a Verona, con una partita in cui si sono rivisti lampi della squadra campione d’Italia. In assenza di Osimhen, Politano sblocca il match e poi serve due assist a Kvara, che capitalizza come ai bei tempi. Ossigeno puro per Garcia, sul quale le voci di esonero sono sempre più insistenti.
L’Inter vince con un rotondo 0-3 e si riporta in testa. La partita è stata però molto più complicata di quanto non dica il risultato per i nerazzurri, bloccati per tutto il primo tempo da un ottimo Torino.
Al 51’ la prima svolta, con il grave infortunio di Schuurs, che sembra aver condizionato il resto del match dei granata; appena 8 minuti dopo arriva infatti il vantaggio di Thuram, seguito dal solito Lautaro. Partita in ghiaccio con il rigore finale di Chalanoglu.
La Roma vince la terza di fila e sale a quota 14. Dopo un primo tempo inguardabile, la svolta del match al 41’, quando Ayroldi estrae il secondo giallo per D’Ambrosio: una decisione francamente eccessiva.
Anche quest’anno, la Roma è la squadra che beneficia di più espulsioni a danno dei suoi avversari.

Con l’uomo in più per 50’, i giallorossi hanno fatto decisamente poco, giusto un paio di mischie in cui Lukaku e Azmoun hanno colpito il palo, mentre il Monza è rimasto sempre in partita e ha anche sfiorato il vantaggio.
Al 90’ El Sharawy sblocca la partita, si commuove per i noti fatti Corona e scommesse, e forse salva anche la panchina di Mourinho, che però, non pago di tanta grazia, finisce espulso per aver deriso gli avversari simulando le lacrime (si, proprio lui…).
Non è la prima volta che Mou prende un rosso nella partita che precede l’Inter.
Apprezzabile la superiorità con cui Palladino, nel post partita, non ha voluto commentare l’arbitraggio (discutibile anche in certe interpretazioni nel secondo tempo), mentre il tecnico portoghese ha ammesso che la sua squadra non meritava la vittoria.
Chi sicuramente merita di più sono i tifosi giallorossi.
Anche la Lazio riparte con una vittoria a Sassuolo. Una partita dominata dal 1’ al 90’ in cui i biancocelesti segnano due gol (Felipe Luis e Luis Alberto), ne sfiorano altri, colpiscono due pali e non rischiano praticamente nulla.

Una Fiorentina scarica e disordinata crolla inaspettatamente in casa contro il redivivo Empoli e butta alle ortiche la possibilità di raggiungere la Juve al terzo posto.
Una debacle inaspettata dopo la grande vittoria di Napoli, è chiaro che Italiano dovrà lavorare sulla tenuta psicologica dei suoi per evitare i continui alti e bassi dell’anno scorso.
Un grande Bologna batte anche il Frosinone, seppur soffrendo nel finale, dopo l’uno-due in avvio di Ferguson e De Silvestri.
La squadra di Motta è la vera sorpresa di questo inizio di stagione, ha già affrontato le 4 più forti del campionato (perdendo solo con il Milan) e senza i clamorosi torti subiti sarebbe in zona champions. Complimenti a Motta!
Tra Salernitana e Cagliari un pari e tante emozioni, concentrate nel finale: i sardi due volte in vantaggio vengono ripresi da Dia, tornato finalmente decisivo.
Ancora un pari per l’Udinese, raggiunta nel finale da un ottimo Lecce.
Dazn e Sky hanno rinnovato l’accordo per i diritti della serie A, con un’offerta di 900 milioni, in ribasso dagli attuali 927: l’ennesimo segnale di un prodotto sempre più svalutato
A cura di Diego De Mattia
Seguici sui social da qui: