Il punto sulla serie A: L’Inter affonda il Milan! Il Napoli vola con la Roma che sale al terzo posto

Dopo la vittoria in Supercoppa, l’Inter fa suo anche questo Derby. Una vittoria schiacciante, ben al di là di quanto esprima il punteggio finale.

Il Milan ha perso prima ancora di scendere in campo, snaturandosi con la difesa a 5 e buttando all’aria il percorso virtuoso intrapreso tre anni fa, che ha portato allo scudetto e a una maturazione generale dello standard della squadra.

La partita è stata una lenta agonia, in cui l’Inter ha sprecato numerose occasioni e i rossoneri non hanno mai tirato in porta. Leao, inserito solo al 55’, ha fatto vedere qualcosa del suo ampio repertorio: la ripresa del Milan non può che passare per il suo completo recupero ai livelli di un anno fa.

L’Inter si rilancia al secondo posto e può guardare con rinnovato ottimismo ai prossimi impegni, soprattutto nelle coppe.

Per il Napoli ennesima passeggiata di salute. A La Spezia c’è stata partita solo per un tempo, dopodiché Kvaratskhelia – di nuovo in splendida forma – e il solito Osimhen hanno rotto gli indugi e travolto la difesa avversaria. Si registrano, tra il pubblico di casa, ignobili cori contro Maradona.

Ci piace pensare che il fantasma del Diez abbia punito questi incivili, e speriamo che altrettanto faccia il giudice sportivo. Ancora una rimonta subita dalla Lazio, condizionata sempre dalla rosa corta: i biancocelesti, in vantaggio con una perla di Pedro, vengono raggiunti da Ngonge, un giovanissimo che in due uscite ha già mostrato invidiabili qualità.

La Roma, reduce dall’amarezza in Coppa Italia, vince e raggiunge il terzo posto. I giallorossi risolvono la pratica in soli sei minuti, grazie all’arma più congeniale: il calcio d’angolo.

Potrebbe essere una partita senza storia, e invece gli uomini di Mourinho trovano il modo di complicarsela, abbassandosi troppo e rinunciando a ogni sortita.

Anche stavolta, nel post partita, il tecnico portoghese non ci ha risparmiato il consueto siparietto sulla vexata quaestio della carenza di uomini in rosa: è ormai più di un semplice sospetto l’idea che questa possa essere una manovra di allontanamento da Roma.

Il Sassuolo batte l’Atalanta in una partita condizionata dall’espulsione di Maehle e seguita dalle feroci polemiche dei bergamaschi. Il cartellino rosso è un inspiegabile eccesso, per di più comminato su richiamo del VAR, mentre l’arbitro di campo aveva inizialmente estratto il giallo.

È incredibile come, a distanza di molti anni dalla sua introduzione, il protocollo VAR continui a trovare molteplici e incoerenti interpretazioni. A Salerno abbiamo visto un intervento simile di Rabiot, che però non vede minimamente la palla e va dritto sulla caviglia: giallo e VAR silente.

La Juve supera agevolmente la Salernitana con un rotondo 3-0. Protagonista in negativo per i granata Nicolussi Caviglia, bianconero in prestito a Salerno, che prima commette un ingenuo (quanto veniale) fallo da rigore, poi completa l’opera con un omaggio che avvia l’azione del terzo gol.

Dei bianconeri ormai si parla poco riguardo ai fatti di campo, perché l’attenzione è tutta focalizzata sulle vicende processuali. Continua incessante il tam-tam di voci che vorrebbe l’assoluzione del club, o quantomeno che si evitassero le peggiori conseguenze paventate.

Ultimo, solo in ordine di tempo, l’intervento del Ministro Abodi, arrivato a mettere in discussione l’imparzialità di Santoriello – pm dell’inchiesta Prisma – a causa della sua passione per il Napoli. È un fatto gravissimo, un’intromissione indebita in un procedimento in cui Abodi non ha nessun titolo a intervenire, tantomeno sindacando l’affidabilità di un magistrato.

Il Toro vince il confronto diretto con l’Udinese e la scavalca raggiungendo il settimo posto, che vale l’Europa. A un solo punto di distanza il Bologna, che sbanca Firenze: i felsinei sono quarti nelle ultime 10 giornate e sembrano non soffrire troppo l’assenza di Arnautovic.

Il Lecce vince a Cremona e spinge ulteriormente Ballardini verso la B, seguito dalla Samp che si fa raggiungere due volte (allo scadere) dal Monza.

A cura di Diego De Mattia

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