Il punto sulla serie A: La Lazio batte anche la Juve, bene la Roma. Male le milanesi, e che Bologna!

La sfida incrociata Roma-Torino premia la Capitale, e ora ai primi tre posti ci sono il Napoli e le due romane.

La Lazio batte la Juve con una partita perfetta e si isola al secondo posto. I biancocelesti vincono una gara con tante polemiche, in cui tuttavia i direttori di gara non l’hanno certo aiutata, anzi.

La juve avrebbe dovuto chiudere con almeno due espulsioni (Cuadrado graziato tre volte, Locatelli autore di un’entrata da codice penale) e il gol di Rabiot è parso viziato da un fallo su Provedel, mentre la presunta spinta di Milinkovic su Alex Sandro non è stata – correttamente – ritenuta fallosa: troppo evidente il tuffo del brasiliano.

Un commento a parte lo meriterebbero alcuni giudizi del commentatore arbitrale di Dazn, Marelli, che stavolta alla abituale “originalità“ di certe posizioni ha aggiunto un “il VAR dovrebbe intervenire e annullare, più che una previsione è un mio auspicio”.

Ora, al di là del fatto che da tempo lui stesso ha sempre sottolineato che quel genere di contatti non sono materia di revisione VAR, a noi sembra inqualificabile questo suo “auspicio”: ognuno è libero di augurarsi e tifare per chi vuole, ma i vertici di DAZN dovrebbero riconsiderare certe collaborazioni per salvaguardare un minimo di credibilità.

La politica editoriale di queste tv è ben nota, e si sa che spesso tende a privilegiare la squadra con più seguito, ma a tutto c’è un limite, e ci sembra che sia stato ampiamente superato.

Tornando alle più liete note del match, partita a senso unico nel primo tempo, chiuso però sull’1-1, grazie all’unica sortita offensiva dei bianconeri. In avvio di ripresa Zaccagni trova il gol vittoria finalizzando una bellissima azione. Solo nel finale la Juve esce dal guscio e prova a inseguire un pari che non avrebbe certo meritato.

Con questo successo gli uomini di Sarri hanno battuto tutte le grandi del campionato: un segnale inequivocabile di forza di una squadra costruita con “scarti” altrui (Pedro, Romagnoli, Vecino) o giocatori presi con pochi spiccioli (lo stesso Zaccagni, Casale, Provedel), con un budget di gran lunga inferiore alle quattro squadre che ora precede in classifica.

Dopo la batosta col Milan, il Napoli riparte da Lecce, ritrovando i tre punti, ma non ancora la brillantezza. Mercoledì in Champions a San Siro sarà tutta un’altra storia…L’Inter inciampa ancora a Salerno e adesso è fuori dalle prime quattro.

Ci risulta difficile commentare questa ennesima mezza debacle senza ritornare su concetti già ampiamente espressi nelle scorse settimane: Lukaku sbaglia l’impossibile (anche una traversa da zero metri), Correa come al solito invisibile, e oltre alla malasorte, stavolta anche Onana ci ha messo del suo per guastare il pomeriggio dei nerazzurri. Male anche il Milan, fermato sullo 0-0 dall’Empoli.

Anche qui un copione già visto spesso: partita sottovalutata, ampio turnover e match bloccato fino al quarto d’ora finale, quando entrano Leao, Diaz e Giroud: troppo tardi. I rossoneri trovano un gol e un rigore, ma se li vedono revocare (giustamente) entrambi dal VAR, che evidentemente funziona, quando si vuole che funzioni. La Roma vince a Torino ed è terza.

Alla fine di una settimana in cui è rimasto coinvolto dalla vicenda plusvalenze, l’undici di Mou supera senza troppa fatica lo scoglio granata grazie a un rigore in apertura di Dybala.

Di lì in poi, partita noiosa senza lampi e senza tiri in porta, ma ai giallorossi va almeno il merito di essere arrivati in porto senza mai soffrire, e senza schiacciarsi nella propria area.

Grandissima prova del Bologna che con una partita perfetta vince a Bergamo e ora è a un solo punto dalla Juve.

Motta è senz’altro l’allenatore rivelazione di questa stagione, ha trasmesso mentalità vincente e gioco a questa squadra che nelle ultime 20 giornate è stabilmente tra le prime 4 del campionato, pur non avendo un organico attrezzato per stare a questi livelli.

Tra i felsinei non ci sono individualità di spicco, ma tutta la squadra si muove all’unisono dando vita a un meccanismo perfetto.

Dopo una lunga serie di vittorie tra campionato e coppe, si ferma la marcia della Fiorentina, costretta allo stop dallo Spezia di Semplici (altra bella rivelazione di questo finale di stagione). Il Verona con un finale folle rimonta il Sassuolo e torna a sperare nella salvezza (che, non dimentichiamolo, potrebbe anche passare dai guai giudiziari della Juventus).

Vittoria nel finale e sorpasso in classifica anche per la Cremonese a Genova con la Samp, per i doriani ultimo posto in un campionato sempre più amaro. Solo un pari tra Udinese e Monza, e tutti a mangiare la colomba pasquale

A cura di Diego De Mattia

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