Il punto sulla serie A: Il Sassuolo sbanca anche a Milano. Napoli e Juve in ripresa. Crollo della Roma e Mou rischia

Turno infrasettimanale della sesta giornata di A ricco di storie da raccontare: Contro il Lecce la solita Juve assai modesta, con il solito arbitraggio che le consente di ottenere 3 punti che difficilmente avrebbe conquistato senza aiuti.

Principalmente sul gol, scaturito da un calcio d’angolo inesistente e viziato nell’azione da un clamoroso mani di Rugani (ovviamente anche stavolta tele-Bulgaria non ci fa rivedere granché), ma non solo.

Tutto il match è stato indirizzato da Giua con sviste vergognose, falli invertiti e cartellini a senso unico, fino al rosso finale al povero Kaba, strattonato e poi ammonito per simulazione, che ha lasciato increduli perfino i commentatori.

Il resto è una partita brutta, con i portieri inoperosi e poco calcio giocato. Ci ripetiamo ancora una volta: se bisogna tutelare il brand Juve, forse sarebbe più dignitoso assegnarle un posto di diritto in Champions ed evitare questi spettacoli.

La Roma crolla a Marassi, presa a pallonate dal neo promosso Genoa. Quattro gol dagli uomini di Gilardino (perdipiù privi di molti titolari) sono qualcosa che ci riesce davvero difficile commentare, un rovescio che adesso, inevitabilmente, apre a scenari imprevedibili.

Oltre alla cronica mancanza di gioco, la squadra è sembrata scarica, slegata tra i reparti e perfino senza quella voglia di combattere che ne ha contraddistinto le ultime stagioni.

È sicuramente il punto più basso di questa sciagurata stagione – ormai già indirizzata – ma anche di tutta la gestione Mourinho. Solo una volta, nell’era dei tre punti, questo club era partito peggio di così.

La società a questo punto è chiamata a intervenire, la Roma non può permettersi queste umiliazioni dopo aver investito milioni per quello che, anche quest’anno, è il terzo budget della serie A.

Quasi più sconcertanti le giustificazioni di Mourinho, che ha snocciolato una serie di scuse grottesche e inverosimili, tra cui “il profilo dell’arbitro” e la cessione di Ibanez.

Oltre a ricordare le due finali europee… E stavolta anche l’infinita pazienza dei tifosi giallorossi sembra finita.

Dopo aver fatto 4 gol alla Juve, il Sassuolo ribalta anche l’Inter, che perde imbattibilita’ e primato solitario.

I nerazzurri vanno in vantaggio nel recupero di un primo tempo equilibrato grazie a Dumfries, ma da quel momento è quasi solo Sassuolo, con un Berardi in forma strepitosa: prima sforna l’assist per il pari di Bajrami (con annessa papera di Sommer) poi si mette in proprio per il gran gol della vittoria.

Nel finale i neroverdi potrebbero dilagare, ma Lauriente’ fallisce due volte il colpo del ko. Il Milan vince in rimonta a Cagliari e aggancia i cugini in vetta. Pioli torna ad abusare del turnover, ma stavolta ha ragione lui.

Dopo il vantaggio iniziale dei sardi con il solito Luvumbo, il Milan pareggia con Okafor, bravo a sfruttare un’incertezza di Radunovic, e poi va avanti con Tomori, che chiude un ottimo schema su calcio d’angolo. Nella ripresa gran gol di Loftus-Cheek e partita in ghiaccio. Ultimo posto per il Casteddu.

Si rivede finalmente il Napoli stellare di un anno fa: quattro gol all’Udinese e tanto spettacolo.

Apre Zielinsky su rigore, poi Osimhen silenzia le polemiche a modo suo. Nella ripresa Kvara-show: un gol capolavoro, due pali e l’assist per la quaterna. Per i friulani, ormai in crisi, solo un gol straordinario di Samardzic.

La Lazio ritrova il sorriso e i primi tre punti all’Olimpico, contro un buon Torino. Match equilibrato per 60 minuti, fino a quando un’ottima combinazione libera Vecino in area, che beneficia anche di una deviazione.

Poi il raddoppio sull’asse Zaccagni-Felipe Anderson: assist del brasiliano, palla in buca d’angolo per l’ex Verona. L’Atalanta vince a Verona grazie a un gol in avvio di Koopminers.

Primo successo in trasferta della Dea, che avrebbe anche diverse occasioni per chiudere il conto, ma le cestina.

Il confronto con la Juve di domenica sarà un primo importante spartiacque per capire che tipo di stagione possono fare Gasperini e soci. Monza-Bologna si chiude a reti inviolate.

Nella serata in cui Furneau – protagonista al Var della vergogna di Juve-Bologna – torna ad arbitrare (a Frosinone), i felsinei sono di nuovo incredibilmente penalizzati da arbitro e Var: Pezzuto inventa un fallo e fischia, Di Paolo non interviene a correggerlo, e il gol regolarissimo di Ferguson viene annullato. Assurdo e inspiegabile, e stavolta Motta non ha usato giri di parole per dirlo.

La Fiorentina è fermata sul più bello a Frosinone. Dopo il gol di Nico Gonzalez sembrava avere il match in pugno, ma Soule ha gelato gli entusiasmi viola. Un Empoli rianimato dalla cura Andreazzoli trova il primo gol e i primi 3 punti del suo campionato, contro una Salernitana in evidente crisi d’identità.

A cura di Diego De Mattia

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