Il punto sulla serie A: crollano Juve e Milan, vince ancora il Napoli ma la Roma c’e’. Stop Lazio, bene Inter e Atalanta

Spettacolo al Maradona! Una partita bellissima, ricca di colpi fenomenali e giocate d’autore, con un ritmo e un’intensità non comuni nel nostro campionato: questa è stata Napoli – Roma.

Una Roma diversa da quella che ci aspettavamo (e da quella a cui ci ha abituato Mourinho), aggressiva, sfrontata, capace di andare in pressing nell’area avversaria, ha tenuto testa per quasi tutto il match alla capolista dei record. 

Il Napoli, dal canto suo, ha avuto il merito di non accontentarsi del pari, cercando la vittoria con rabbia e determinazione.

Dopo un quarto d’ora di equilibrio, il solito Osimhen apre la scatola con un gol di una bellezza abbacinante in cui c’è tutto: classe, tecnica, coordinazione e potenza devastante. 

La Roma accusa il colpo e sembra vacillare, ma in chiusura di tempo sfiora il pari. Ripresa con il copione immutato, il Napoli ha un paio di grosse occasioni ma la Roma non molla.

È di nuovo El Sharawy, tenuto inspiegabilmente in panchina per 45’, a trovare il gol del pari. Pochi allenatori a quel punto avrebbero tolto dal campo il capocannoniere del campionato, e invece Spalletti fa la mossa che vale i tre punti: fuori il nigeriano, dentro Simeone, che per la quinta volta quest’anno subentra e decide il match.

Mourinho nel post-gara ha detto che esce da questa serata più fiducioso per la prestazione, sottolineando di aver chiuso con molti giovanissimi in campo.

Nella speranza di rivedere più spesso questo atteggiamento, bisognerebbe ricordargli che i vari Camara, Vina, Shomurdov, Solbakken e altri, acquistati sotto la sua gestione (e pagati profumatamente), giacciono dispersi tra panchina e tribuna. 

Per il Napoli, portare via i tre punti da una partita del genere, con il contributo fondamentale della panchina, ha un valore enorme soprattutto in chiave Champions League, visto che in campionato le inseguitrici sono ormai lontanissime.

Vince ancora l’Atalanta, con un altro gol d’autore di Lookman. I bergamaschi sono tornati su standard di altissimo livello giocando una partita solida in cui hanno concesso pochissimo ai blucerchiati, sempre più lontani dalla salvezza. La dea è tornata prepotentemente ad accreditarsi per un posto tra le prime 4.

Crolla il Milan, che ne prende addirittura 5 in casa dal Sassuolo (che non segnava più di un gol in 90’ da ottobre).

In questo breve scorcio del 2023 i rossoneri hanno incassato 18 gol, peggior difesa in Europa: è solo uno dei numeri che certificano la crisi in cui sono precipitati gli uomini di Pioli.

Gli emiliani tornano alla vittoria dopo tre mesi grazie a un super Berardi, tre assist e un gol, sempre più leader della squadra.

Dopo il successo dell’andata, il Monza di Palladino sbanca anche lo Stadium grazie a un primo tempo sontuoso, in cui ha letteralmente dominato i bianconeri segnando due gol e vedendosene annullare un altro. 

Dopo il filotto di 8 vittorie senza subire gol, per la Juve un punto in tre partite e ben 10 gol al passivo. Allegri ci ha messo molto del suo, con scelte discutibili all’inizio e le 5 sostituzioni terminate al 62’, che hanno costretto i bianconeri a giocare in 10 dopo l’infortunio di Milik.

Il tecninco toscano, dopo una settimana passata a fare tabelle per la rincorsa – Champions, ha corretto la rotta invitando i suoi a pensare alla salvezza.

L’Inter vince a Cremona, rimontando il magnifico gol in apertura di Okereke, grazie a due acuti di Lautaro. I nerazzurri tornano al secondo posto e possono guardare con rinnovata fiducia al derby di domenica prossima.

La Lazio non va oltre il pari contro un’ottima Fiorentina, che recupera Nico Gonzalez e nel finale sfiora anche il colpo da tre punti. La carenza di uomini a disposizione di Sarri condiziona la stagione dei biancocelesti, che non riescono a replicare lo splendido successo di pochi giorni prima contro il Milan. Bella rimonta del Toro, che nel finale recupera due gol all’Empoli e sfiora la vittoria.

Torna al successo dopo tre mesi la Salernitana, mentre il Bologna, ancora privo di Arnautovic, batte lo Spezia e sogna il settimo posto che varrebbe l’Europa.

A cura di Diego De Mattia

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