Come FBI ed Interpol provano a fermare lo strapotere delle ‘criptomafie’, tra cellulari criptati e chat nascoste
Il telefono criptato è indubbiamente una delle soluzioni più efficaci contro il pericolo di intercettazioni illegali.
Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha reso le comunicazioni sempre più facili, ma anche a rischio ed e’ per questo che esistono innumerevoli modi per ascoltare conversazioni all’insaputa di chi parla. Oltre alle tradizionali cimici ambientali, risultano efficaci malware, trojan e spy phone, nemici invisibili e assai pericolosi.
Ormai da oltre un decennio la criminalita’ organizzata questo lo sa bene e utilizza telefoni cellulari criptati che si sottraggono alle intercettazioni, riuscendo quindi a scambiare liberamente messaggi che contengono codici numerici al posto delle classiche lettere
E’ così, quindi, che il crimine delle cosiddette ‘criptomafie‘ viaggia in remoto tanto che le polizie transnazionali come l’Interpol, ma anche le agenzie di intelligence Usa come CIA ed FBI, hanno da tempo intrapreso contro le reti di comunicazione protetta dei narcos e dei boss del crimine internazionale una vera e propria guerra digitale che in alcuni casi ha portato allo smantellamento di server di messaggeria criptata ed alla decriptazione dei messaggi, consentendo loro di ottenere informazioni cruciali in merito ad importanti attivita’ criminali

La nota agenzia FBI per esempio, dopo essere risalita a “Phantom Secure”, grosso produttore di complessi dispositivi di crittografia, ha potuto avviare l’operazione “Trojan Shield”, tra Stati Uniti e Australia con l’ausilio di un ingegnere della società assunto come fonte confidenziale “sotto copertura”, che ha potuto sviluppare un sistema criptato doppiogiochista, copiando sul suo server tutti i dati trasmessi dai suoi utenti per inviarli in tempo reale all’agenzia di intelligence americana
Anche le polizie europee sono scese in campo: tra aprile e giugno 2020, un attacco di malware ai server di “EncroChat”, azienda che vende cellulari modificati per rendere inviolabili le comunicazioni, ha permesso di copiare i messaggi prima che venissero cifrati cosi’ come nel marzo 2021 anche “Sky ECC”, altro colosso della criptazione, viene colpito e decriptato (In Italia si contavano 2.500 utenti di EncroChat, saliti a 9.500 con Sky ECC)
Ma la guerra alle clittografie illegali e’ ben lontana dall’essere vinta: in nome della privacy, infatti, continuano ad essere legalmente disponibili sul mercato numerosi dispositivi crittografati come il mobile Cypher, che coniuga sicurezza hardware – con l’otturatore della fotocamera e l’interruttore di spegnimento del microfono – e software – con l’assenza di server centrali e la crittografia della chiave monouso -; oppure No.1 BC, che ha realizzato l’algoritmo ibrido avanzato, una tecnologia di crittografia hardware unica per iOS.
Certamente, questi ultimi, strumenti progettati col buon proposito della protezione della riservatezza ma che molto spesso sono utilizzati per messaggi e comunicazioni all’interno del crimine organizzato.
Marco Boggi
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