“Ci buttavano escrementi sul terrazzo”: processo per stalking condominiale a Roma

L’ Eur e’ un quartiere nato a Roma nel ventennio fascista e destinato ad ospitare alti esponenti della societa’ civile dell’ epoca, oltre alla dirigenza del partito.

Quella vocazione un po’ snob e’ rimasta tutt’ oggi e l’ Eur e’ ancora considerata una zona di pregio, con i suoi palazzi residenziali abitati da professionisti e manager e nei quali non ci si aspetterebbe certo di assistere a scene di quotidiana incivilta’

Con l’accusa di atti persecutori, infatti, un’intera famiglia, residente appunto in zona Eur, è stata rinviata a giudizio.

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Padre, madre e figlio ventenne., infatti, sin dal 2017 avrebbero reso la vita impossibile a una coppia che abita nello stesso stabile e che ha un bambino di soli 10 anni : Musica a tutto volume fino alle prime ore del mattino ma anche rumori creati apposta con pentole , bicchieri e utensili solo per disturbare gli altri condomini.

E ancora: rifiuti ed escrementi gettati sul balcone dei vicini di casa in risposta alle proteste e alle lamentele per quegli atteggiamenti incivili che rendevano difficile trascorrere le giornate

Persino dormire , infatti, era diventato impossibile per la famiglia così come riposarsi nel pomeriggio, nelle ore di pausa dal lavoro.

Il bambino delle vittime, inoltre, faceva fatica a concentrarsi quando faceva i compiti ed era esasperato.

In particolare in un’occasione la povera madre – si legge nel capo di imputazione – sarebbe stata seguita mentre era in macchina e stava accompagnando il figlio a scuola e per paura sarebbe stata costretta a cambiare percorso.

Madre, padre e figlio , la famiglia infernale accusata di stalking , avrebbe persino tranciato i fili del citofono dell’appartamento dei vicini in modo da creare un ulteriore disagio.

Per il p.m incaricato, non c e’ stato dubbio: si tratta di stalking e queste continue angherie – si legge ancora nei documenti del magistrato – avrebbero cagionato alle povere vittime «un perdurante stato di ansia e di paura» e anche un «fondato timore per la loro incolumità».

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Cercare di risolvere di persona, con il dialogo, sembrava impossibile: il pianerottolo del condominio ormai si era trasformato in una sorta di ring, con insulti e minacce più o meno velate. Così, le vittime si sono fatte forza ed hanno sporto denuncia con la prima udienza fissata entro l’ estate.

Ricordiamo che nel 2011 la Corte di Cassazione ha elaborato la fattispecie dello stalking condominiale: il reato si configura in presenza di una condotta persecutoria contestualizzata nell’ambito dei rapporti condominiali, e in presenza di atti lesivi continuati nel tempo che inducono nel condomino che li subisce un disagio psichico, fisico ed un ragionevole senso di timore tale da condizionarne la vita di tutti i giorni”

Francesco Neri

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