Basket, finale scudetto: Ok Milano in gara 5 ma nuove polemiche per l’arbitraggio

Milano vince e si porta avanti 3-2 nella serie, con la possibilità- già mercoledì alla Segafredo Arena – di chiudere e portarsi a casa il titolo.

Come era facile prevedere, è stata una gara segnata dalle fatiche di gara 4: ne hanno risentito in particolar modo Teodosic e Shengelia, praticamente mai entrati in partita.

Hackett e Belinelli hanno fatto il possibile, e anche qualcosa di più, Cordinier ha fornito un’altra prova di sostanza e generosità, ma tutto ciò non è stato sufficiente per espugnare Assago.

Messina, dal canto suo, oltre all’eccezionale apporto di Shields, ai soliti Melli, Napier e Baron, ha trovato un imprevedibile contributo anche da Biligha, finora spettatore utilizzato solo nel garbage time.

Dopo un primo tempo concluso da Milano sul +5, i campioni in carica hanno provato l’allungo fino a superare la doppia cifra. I felsinei hanno risposto con un 11-0 che li ha riportati a -2 nell’ultimo quarto, equilibrato fino alla fine, quando Shields ha dato lo strappo decisivo.

Anche questa partita è stata preceduta e seguita da polemiche sugli arbitraggi. La designazione di Lanzarini, autentico protagonista negativo di gara 2, vinta da Milano, ci ha lasciato francamente sorpresi e non certo rassicurati.

Ancor più disorientati avevamo ascoltato l’uscita di Stavropulos, dopo gara 4, con il ds greco dell’Olimpia che si era detto shockato per un paio di fischi (assolutamente legittimi, a nostro avviso) ai danni di Shields.

Evidentemente la signorilità con cui Scariolo e le V nere accettano il verdetto del campo non è recepita nel capoluogo lombardo.

Milano a nostro avviso ha meritato questa vittoria, ma anche ieri, in una partita giocata punto a punto fino al 40’, diversi fischi non ci hanno affatto convinto.

Un fallo chiamato a Cordinier, reo di aver messo la faccia sulla traiettoria scomposta del gomito di Voigtmann, è sconfinato addirittura nel ridicolo, come pure le continue e reiterate sceneggiate di Melli con gli arbitri meriterebbero un diverso trattamento.

Se Shields riesce a mettere a referto 25 punti, mentre nei match di Eurolega ha una media di 8, che scende a 5 contro la Virtus, è evidente che qualcosa lo si debba al metro adottato dai tre fischietti.

Detto ciò, considerato che la designazione degli arbitri di gara 6 è già stata fatta, ci sentiamo di lanciare una proposta alla Lega, per l’eventuale “bella” a Milano: scelga di silenziare queste polemiche e chiami i tre migliori arbitri europei, magari scegliendoli tra gli otto che hanno diretto le Final Four di Eurolega (tra i quali – guardacaso – non figura nessun italiano).

Provocazione? Per noi se ne gioverebbe, e non poco, la credibilità del nostro Basket.

Diego De Mattia

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