Auto sportive e vini pregiati: cosi’ le onlus usavano i 35 euro giornalieri destinati ai migranti

Milioni di euro di soldi pubblici ricevuti per accogliere, in provincia di Lecco, i profughi giunti nel comasco per scappare da guerre e persecuzioni, evaporati nella “dolce vita” del giro delle cooperative

Gli investigatori della Guardia di finanza lecchese coordinati dai pm della Corte dei conti di Milano hanno infatti contestato un danno erariale di quasi 3 milioni di euro ai vertici di una cooperativa e di una onlus che si occupavano della gestione di alcuni centri per richiedenti asilo e protezione internazionale.

In buona sostanza usavano la diaria giornaliera di 35 euro di contributi statali riservata ad ogni migrante per vitto, alloggio e assistenza, per comprarsi auto e bottiglie pregiate di vino, pagarsi vacanze di lusso e, in alcuni casi, trasferire direttamente migliaia di euro sui loro conti correnti

I sei finiti a processo sono stati comunque assolti dall’accusa di truffa ai danni dello Stato ma tuttavia hanno dovuto restituire quanto incassato illecitamente tramite il buon esito del sequestro di oltre un milione di euro tra contanti, depositi e quote societarie delle onlus.

Il Procuratore regionale della Corte dei conti Evangelisti, nella sua ultima relazione, ha dedicato proprio agli accertamenti svolti dai militari del Nucleo della Polizia economica e finanziaria della Guardia di finanza di Lecco molta importanza: “Il danno erariale, contestato in solido, è stato pari all’ammontare dei corrispettivi per un servizio di accoglienza non reso o reso in modo difforme”

Ed ancora:”La vicenda merita di essere segnalata in quanto consente di cogliere il ruolo rilevante che può e deve essere svolto nell’intercettare a livello territoriale l’uso deviato di ingenti flussi finanziari per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Vanessa Colosino

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