“Se volete, andate agli Stati Generali della natalita’” ma i genitori “radical chic” dicono “niet”!

Ebbene si, il famoso detto:” Se non ti curi della politica, la politica si curera’ di te” calza a pennello in questa “simpatica” storia d’altri tempi, accaduta in una nota scuola del centro di Roma

Parliamo infatti dell’istituto elementare ‘Gianturco’ –con sede accanto al mastodontico e splendido Pantheon – dove pochi giorni fa è stata organizzata una partecipazione volontaria, e sottolineiamo volontaria, dei bambini delle quarte e quinte classi agli ‘Stati generali della Natalità’ presso l’Auditorium, alla presenza “niente popo’ di meno che”, di Papa Francesco, il Papa piu’ amato e progressista della storia della Citta’ del Vaticano

L’ingresso della scuola Gianturco vicino al Pantheon

Fantastico diremmo noi ! Ma c e’ un “Ma”, ed un “Ma” bello grosso per alcuni genitori “radical” della prestigiosa scuola elementare: la scomoda presenza del Presidente del Consiglio in pectore , quella Onorevole Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia, considerata dalla sinistra e da tutti i sostenitori e simpatizzanti, “impresentabile e postfascista”.

“Vaderetro ! Assalto all’arma bianca ! Non sia mai ! Mio figlio ad un convegno di fasci non ci andra’ mai ! Come si permette la scuola ! ” , il pensiero, neanche tanto velato, di alcuni genitori, abitanti del privilegiato centro storico della Capitale

Addirittura interviene, di gran cassa, la nota amica giornalista, ex direttrice dell’Unita’ – il che e’ tutto dire – Concita De Gregorio, che dalle pagine virtuali del suo Blog di Repubblica, facendo non poca ironia, si erge a moralizzatrice ed “educatrice degli educatori scolastici”, rei di aver proposto agli ignari piccoli ed indifesi alunni, all’oscuro dei propri genitori, l’improponibile: La partecipazione ad un convegno organizzato dal governo di centrodestra (ed anche un po’ troppo fascista..) , tanto odiato dalla sinistra “radical chic”.

Cosi’ la nostra paladina si e’ espressa sul suo prestigioso Blog: “Natalità Papa e signora Presidente fanno già un presepe. E’ una due giorni di riflessione e raccoglimento, quanto meno di idee. La decisione di condurvi in dono gli alunni (l’istituto di cui parliamo è statale dunque laico: non è una privata cattolica) è stata presa in autonomia dalla scuola, le famiglie non sono state consultate. In un primo momento gli insegnanti hanno comunicato che chi non avesse partecipato sarebbe stato segnato assente. Dopo qualche protesta dei genitori (qualcuno ha scritto alla preside facendole presente la natura politica e confessionale del convegno) si è deciso di non considerare assenti coloro che non si fossero presentati all’Auditorium ma di smistare in altre classi gli alunni che stamani saranno a lezione anziché andare in gruppo a celebrare la Natalità, ripetiamolo in coro ove mai ce ne fossimo scordati”.

Il titolo di Concita De Gregorio sul suo blog di Repubblica

Al netto del titolo fuorviante e delle imprecisioni dello scritto (l’istituto in questione ha proposto sin dall’inizio l’evento con adesione volontaria, con i bambini che potevano, come poi successo, andare regolarmente a scuola se non interessati), insomma, proprio non e’ andata giu’ – alla “nostra” Concita – che una scuola “laica” potesse coinvolgere dei piccoli alunni ad un convegno sulla “natalita’”, con tanto di “presepe”, come ironizza, composto da una novella “Madonna Meloni” e dal Papa (persino il Papa..!)

Poco importa, alla nota giornalista cosi’ come ai genitori “offesi”, che il tema della conferenza e’ di quelli importanti, decisivi, aggreganti: Tutti abbiamo a cuore i bambini e la natalita’, intesa come capacita’ di mettere al mondo nuove “piccole anime” destinate a far crescere e sviluppare un paese di cultura e bellezza come l’Italia.

Poco importa, ai signori laici “di lotta e di falce e martello”, della illustre presenza – non a caso- di Papa Francesco, figura per eccellenza “neutra”, “apolitica”, “positiva”, soprattutto per i piu’ piccoli che lo considerano un punto di riferimento “virtuoso” ed “autorevole”.

Macche’, bisogna puntare i piedi, ironizzare, sfasciare e dividere all’interno – ed anche all’esterno – persino di una scuola elementare, peraltro notoriamente vicina a quella “cultura di sinistra” che pervade i noti ambienti privilegiati del nostro paese: Il cinema, la televisione, l’editoria, le arti e la narrativa in generale.

A chiosa di questa piccola – anche moralmente -polemica scolastica, coadiuvata ed impreziosita dall’ intervento della nota giornalista, ci sentiamo, dopo aver a lungo sorriso, di dare un consiglio “serio” a questi genitori cosi’ attenti alla – per loro – scomoda etichetta: “Siate sempre cosi’ ligi e severi anche nella crescita dei vostri figli. Siate sempre presenti ed attenti come avete dimostrato (per la verita’ sin troppo) di essere in questa circostanza perche’ , se cosi’ non sara’ , verra’ da pensare che l’ipocrisia del “politicamente corretto” o, se vogliamo, del “politicamente vostro”, ha colpito ancora!

Ah se ci fosse stata sul palco la Schlein ! “Ma che bella iniziativa esimia signora preside, grazie !”

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